Softquattro - Cognos - Bormioli

La tradizionale produzione artigiana di contenitori per profumi e medicinali, vasi e servizi per la casa è oggi una primaria realtà industriale a tecnologia sofisticata.

"L’orizzonte del Gruppo Bormioli è oggi sempre più ampio: esporta infatti il 60% della produzione in 85 Paesi diversi, e le scelte tecnologiche operate nell’ambiente informatico confermano l’impronta internazionale del Gruppo."

 

Le radici del Gruppo Bormioli risalgono addirittura al Medio Evo: le prime tracce si trovano ad Altare, un piccolo paese dell’entroterra ligure dove alcuni componenti della famiglia, provenienti dalla Fiandra francese, diedero vita, tra l’XI e il XII secolo, ad una delle più vitali comunità di maestri vetrai d’Europa. Nel 1825 vede la luce il primo insediamento di Parma; il nome "Vetreria Rocco Bormioli" è coniato nel 1880 e, da allora, accompagna la crescita straordinaria delle attività del Gruppo che ha realizzato, specie negli ultimi anni, un piano di riposizionamento strategico estremamente complesso attraverso una serie di acquisizioni (Verreries de Masniéres e Rive de Gier dal Gruppo BNS Danone, e la Divisione Arts de la Table della Saint Gobain, che ha sancito la partecipazione di Paribas e BSN nella struttura societaria). Alla crescita esterna si è accompagnata una riorganizzazione interna basata sulla specializzazione degli stabilimenti produttivi e delle strutture commerciali e si sono avviati, per alcuni stabilimenti, i processi di certificazione ISO 9002. Grazie allo sforzo comune, il Gruppo è passato dai 420 miliardi di fatturato del 1990 ai 1.160 miliardi del 1998. Il prossimo obiettivo è il superamento dei 1.200 miliardi di fatturato, oltre al consolidamento delle attività produttive primarie e allo sviluppo di join-ventures nel mondo.

Il processo di acquisizione di nuove società ha evidenziato la necessità di uniformare ed attualizzare le diverse realtà operative. La struttura produttiva del Gruppo è organizzata in tre settori: Divisione Casa, Divisione Contenitore (profumeria, farmacia e alimentare) e Divisione Plastica, ed è articolata in ben 27 forni con 110 linee di produzione; un’altra area è quella dei servizi, che comprende la Divisione Engineering e la Divisione Meccanica. La prima decisione è stata quella di introdurre un sistema di ERP e la scelta è caduta su J.D. Edwards. L’introduzione del sistema ERP è stata l’occasione per una rilettura approfondita dei dati presenti nelle diverse società, attività indispensabile anche per il loro successivo utilizzo nel progetto di data warehouse studiato in Bormioli. Quale obiettivo? Quello di portare dati univoci relativi alle vendite, organizzati in viste logiche inserite in un unico ambiente tecnologico. Obiettivo estremamente ambizioso, se si considera che ognuna delle società acquisite aveva una sua storia, e l’unica realtà comune era la diversità dell’ambiente tecnologico e delle applicazioni utilizzate. La realizzazione di questo primo importante obiettivo avrebbe poi permesso agli utenti una diversa autonomia nelle attività di analisi e di reportistica, aggiungendo da subito un elemento significativo rappresentato dal controllo, in tempo reale, del margine di contribuzione. Dal mese di gennaio del 2000 l’utilizzo dell’Euro per tutti i report generati ha permesso di omogeneizzare le differenti valute ad oggi applicate. L’esame delle diverse sorgenti dati e l’uniformazione dei codici di categoria è stata la prima lunga, noiosa ma indispensabile attività. Il disegno del modello dati ha richiesto di analizzare i dati fino al massimo livello di dettaglio per comprenderne la valenza; la modellazione è avvenuta tramite uno strumento case che ha permesso di strutturare perfettamente il data base; queste attività sono state svolte internamente, con il supporto di un unico consulente esterno. Si è poi passati alla creazione del data base, si è dimensionato a regime e si è definita la configurazione hardware idonea; per tutte le applicazioni disegnate si è seguita una logica di progetto incrementale, utilizzando come data base Microsoft SQL Server. Per l’alimentazione sono stati definiti in modo univoco dei "data envelope", cioè file transfer con tracciati definiti e il CED di Parma ha provveduto alla creazione del programma di estrazione e di trasferimento dei dati; ad oggi, la cadenza degli aggiornamenti è settimanale ed è eseguita con una logica "a delta": delle tabelle che formano la base dati (costi, vendite, clienti, divise e categorie merceologiche), sono considerate solo le variazioni rispetto alla situazione precedente. In questo modo l’archivio centrale e la base dati sono sincronizzati con cadenza settimanale e le operazioni di controllo, di validità e di congruenza dei dati sono effettuate sul sistema centrale.

Per una logica organizzativa facilmente intuibile, l’applicazione di data warehouse è distribuita dopo che sulle singole unità produttive sono operativi i moduli ERP. Si è cominciato con Parma (che per il Gruppo significa Divisione Contenitori Italia: sei aziende che lavorano in tre settori merceologici diversi) e la pianificazione prevede di far partire, nei primi mesi del 2000, la Divisione Contenitori Francia (stabilimento di Masnières). Attualmente l’applicazione Divisione Contenitori Italia gestisce circa 2/300 mila record all’anno. Softquattro ha supportato il Gruppo Bormioli nella selezione degli strumenti di accesso ai dati, dove è stata scelta la suite Cognos (Impromptu per la reportistica e PowerPlay per l’analisi multidimensionale). L’introduzione di strumenti tecnologicamente avanzati ha posto il problema della formazione degli utenti coinvolti: per quanto riguarda Impromptu, è un prodotto trasversale rispetto alle aree aziendali e, per non spaventare gli utenti, si sono dapprima semplicemente rifatti i vecchi report cartacei con il nuovo prodotto lasciando loro la libertà di "curiosare" tra tabelle e nuovi criteri di presentazione. In questo modo il prodotto è stato accettato molto bene, perché non ci sono state forzature dall’alto che spesso si rivelano negative nell’introduzione di questi strumenti. Gli utenti di PowerPlay, invece, hanno generalmente più dimestichezza con gli strumenti informatici: il prodotto è infatti utilizzato nell’area marketing e commerciale, del controllo di gestione e da qualche utente al vertice. Anche qui si è partiti da una serie di viste predefinite, lasciando poi agli utenti la possibilità di progredire, come conoscenza dello strumento e come iniziativa nelle analisi, secondo i loro tempi. Questo maggiore respiro è stato possibile perché gran parte delle risorse aziendali sono state impiegate nella messa in opera del sistema ERP: oggi è ragionevole pensare ad una diffusione più ampia del progetto di data warehouse, perché c’è stato il tempo di testare e correggere il modello dati, i report e i criteri di analisi grazie agli utenti di Parma, che hanno fornito un prezioso feedback.

Il prossimo obiettivo è di diffondere questa applicazione alla Divisione Casalingo, di ampliare il numero di utenti globalmente coinvolti, anche schedulando attività di formazione mirate. Inoltre, la Suite Cognos può interagire con J. D. Edwards, così la stessa tecnologia di accesso potrà essere anche utilizzata per la reportistica di tipo puntuale ed analitico, attraverso l’accesso diretto al sistema ERP. L’orizzonte del Gruppo Bormioli è oggi sempre più ampio: esporta infatti il 60% della produzione in 85 Paesi diversi, e le scelte tecnologiche operate nell’ambiente informatico confermano l’impronta internazionale del Gruppo.

L’AMBIENTE TECNOLOGICO

Data Warehouse :

Microsoft SQL Server

Data Delivery :

Estrazione da host con programmi sviluppati ad hoc - caricamento tabelle tramite il loader di SQL Server

Data Access :

Suite Business Intelligence di Cognos (Impromptu e PowerPlay)

Softquattro ringrazia il Dott. Luciano Cabassa e il Dott. Jean Paul Welter per la disponibilità dimostrata nella realizzazione di questo documento.